Frammenti dei Trionfi di Petrarca all’Archivio di Stato di Bologna
A cura di Massimo Giansante e Giorgio Marcon
PAGINE: 104
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Biblion. Testi commentati del Medioevo e dell’Età Moderna
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 settembre 2025
LEGGI LE PRIME PAGINE (IN PDF)Fra tutte le opere di Petrarca, i Trionfi sono quella in cui la sfida del confronto con Dante e la Commedia è più diretta, per genere, metrica e contenuti, nonostante la loro evidente e per certi versi inevitabile incompiutezza, o forse proprio per questo. D’altra parte, come ricorda Andrea Severi nella prefazione di questo volume, la contrapposizione fra lo sperimentalismo plurilinguistico di Dante e l’austero monolinguismo di Petrarca continua a mantenere una certa attualità nella coscienza letteraria degli italiani, pur essendo questa una riflessione che già Contini proponeva più di settant’anni fa. Non solo: si tratta di una sfida che, nella maggioranza dei casi, si risolve «agli occhi miopi di noi moderni, a tutto vantaggio del primo» (Severi). Certamente Petrarca stesso non fu mai soddisfatto dell’opera, ripresa, rivista e abbandonata più volte, lasciata, infine, con difetti strutturali evidenti e una macchina narrativa che funziona a intermittenza: «Una fantomatica guida che scompare senza motivo; una visione dentro alla visione… un filo narrativo autobiografico che spesso si aggroviglia e si spezza…» osservava anni fa Marco Santagata. Eppure dei Trionfi ci restano più di 540 manoscritti e più di trenta edizioni a stampa nel solo XV secolo, testimoni arricchiti in molti casi da apparati di glosse e commenti: dunque un autentico best-seller dell’epoca, la cui lettura si diffondeva dagli ambienti umanistici agli strati sociali meno istruiti, che ignoravano il latino e cercavano nel poemetto un repertorio di sentenze e una fonte di cultura classica.
Un nuovo testimone viene ora ad aggiungersi a questo panorama molto affollato: un manoscritto frammentario ma piuttosto ampio, affiorato dal fondo Notarile dell’Archivio di Stato di Bologna, che offre un contributo interessante allo studio di una complicata tradizione testuale, ma soprattutto, grazie a un commento marginale inedito e originale, proietta una luce nuova sulla ricezione dei Trionfi negli ambienti culturali urbani del Quattrocento.
Prefazione di Andrea Severi.
Alfredo Cottignoli, Tra prosa e versi. Primi saggi (1962-1970)
Con una corrispondenza inedita con Marino Moretti (1963-1971)
PAGINE: 120
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Miscellanea
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 maggio 2025
LEGGI LE PRIME PAGINE (IN PDF)È il libro più intimamente autobiografico dello studioso, che, dopo mezzo secolo di militanza accademica, scopre il piacere della memoria e torna alle origini della propria vocazione critica, raccogliendo il meglio dei suoi primi saggi – i più frutto del giovanile apprendistato giornalistico nella redazione di un periodico studentesco ravennate, a cui molto deve della sua maturazione umana e civile – tra i quali emerge un’intervista del 1965 ad Eugenio Chiarini sull’imminente riedizione dell’Ultimo rifugio di Dante di Corrado Ricci. Essi coprono un arco temporale di otto anni: tale esperienza si sarebbe, infatti, conclusa con una breve, ma significativa, collaborazione al settimanale «Il Romagnolo», diretto da Giovanni Lugaresi. Oltre all’anelito di verità e di giustizia sociale – si veda l’articolo del 1963 sulla tragedia del Vajont o quello del 1965 sulle lotte dei neri americani contro l’apartheid –, i saggi rivelano l’interesse dell’autore per la letteratura novecentesca, italiana e straniera, in lingua e in dialetto, in prosa e in versi. Vi spiccano, accanto ai nomi di Manara Valgimigli e Marino Moretti (di cui si offre, in appendice, l’inedita corrispondenza, che svela i primi acerbi tentativi poetici dello studioso), quelli di Leonardo Sciascia, Giuseppe Marotta, Alfonso Gatto, Renato Serra, Francesco Balilla Pratella, nonché di Arnold Zweig, Thomas Mann e Thomas Merton, che rappresentano, con le loro opere, altrettante tappe del suo percorso di formazione.
«Avanti: non è l’ora». Il carteggio fra Giorgio Bassani, Umberto Bellintani e Alessandro Parronchi (1949-1953),
con testi inediti di Alessandro Parronchi
a cura di Giuseppe Marrone e Giulia Sanguin
PAGINE: 136
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 x 21
COLLANA: Bassaniana
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 maggio 2025
Leggi le prime pagine (in pdf)Il volume raccoglie il carteggio intercorso fra Giorgio Bassani, braccio destro di Marguerite Caetani per la rivista «Botteghe Oscure», e i poeti Alessandro Parronchi e Umberto Bellintani nel quinquennio 1949-1953. Oltre ad aggiungere nuovi tasselli che approfondiscono l’attività redazionale bassaniana e chiariscono la complessa vicenda legata alla collaborazione di Parronchi e Bellintani con la rivista romana, l’edizione delle lettere apre nuove prospettive sul poemetto parronchiano Nel bosco, fondamentale punto di svolta nella storia autoriale del poeta fiorentino, e sul rapporto di fraterna amicizia e stima che legò Parronchi all’allora esordiente Bellintani.
Il lavoro sulle lettere di Parronchi a Bassani ha inoltre condotto al ritrovamento di un nucleo di testi parronchiani inediti e datati dall’autore, significativi nella ricostruzione del suo percorso poetico in un momento di transizione quale fu l’approdo agli anni Cinquanta. In appendice, inoltre, è presente l’edizione delle lettere del traduttore Salvatore Mergé a Parronchi, che rivelano dettagli ancora sconosciuti sulla vicenda compositiva del poemetto Nel bosco e sulle fonti di Parronchi, ovvero il film Rashōmon di Akira Kurosawa, ma soprattutto il racconto Yabu no naka di Ryūnosuke Akutagawa.
I quaderni dell’Accademia dei Benigni. Giosue Carducci. Raduni a Polenta di Dante 2016-2024
a cura di Alessandro Merci
PAGINE: 216
PREZZO: € 17,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Studi e testi di cultura letteraria
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 marzo 2025
Leggi le prime pagine (in pdf)
Testimonianza tra le più significative della lunga fedeltà che la Romagna ha serbato a Giosue Carducci, i Raduni che ogni settembre, da oltre un secolo, si tengono a Polenta di Dante sul sagrato della millenaria pieve di San Donato costituiscono un appuntamento imprescindibile per tutti i lettori e gli studiosi del poeta, nonché un capitolo importante della sua ricezione, meritevole di essere consegnato alla storia. È in virtù di questa consapevolezza che l’Accademia dei Benigni ha deciso di pubblicare in volume i testi delle ultime nove orazioni pronunciate alla manifestazione, dal 2016 al 2024: nella veste saggistica che hanno assunto, esse testimoniano infatti, da prospettive differenti, la modernità e l’attualità dello scrittore maremmano, oggi al centro di un rinnovato interesse critico, capace di andare oltre gli stereotipi del vate e dello scudiero dei classici.
Berto Ricci, Lettere alla moglie durante la seconda guerra mondiale
con il diario della moglie Mafalda
edizione e commento a cura di Claudio Mariotti
PAGINE: 128
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: La politica dei letterati
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 febbraio 2025
Leggi le prime pagine (in pdf)
Per la prima volta vengono pubblicate e commentate le lettere che Berto Ricci scrisse alla moglie quando partì volontario per la Libia durante la seconda guerra mondiale. Sono missive dapprima piene di sconforto per non essere stato spedito in zona di guerra, poi di entusiasmo e di speranza nei destini d’Italia. Al Ricci fedele soldato si affianca però la tenerezza del padre di famiglia quando si riferisce ai due figli, l’ultimo dei quali era nato da poco.
Un’ampia Introduzione fa luce sulle motivazioni che lo portarono a partecipare al conflitto in cui trovò la morte, oltre a chiarire certi suoi usi linguistici, mentre in Appendice al volume figura il diario della moglie Mafalda, che testimonia le preoccupazioni di una donna incerta sul suo futuro e su quello dei figli. Chiudono l’opera una Bibliografia, alcuni scritti inediti e un Apparato iconografico con foto inedite che ritraggono Ricci e la sua famiglia.
Pantaleo Palmieri, Un trittico leopardiano (con giunta) più due occasioni romagnole
PAGINE: 168
PREZZO: € 20,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Studi e testi di cultura letteraria
DATA DI PUBBLICAZIONE: 18 ottobre 2024
LEGGI LE PRIME PAGINE (IN PDF)Il volume raccoglie sette saggi: i primi tre sono dedicati a Leopardi: un Leopardi libero come l’aria, che a Bologna in nove giorni contrae più amicizie che a Roma in cinque mesi, conquista una pienezza di vita personale e intellettuale e vive un momento favorevole del suo contraddittorio destino (I); un Leopardi pronto a scrivere una apologia degli ebrei, che Napoleone aveva emancipato e papa Leone XII aveva richiuso nei ghetti (II); un Leopardi che arriva nella grande Napoli di Ferdinando II attratto dalla dolcezza del clima e dalla indole benevola degli abitanti; male accolto dall’intellettualità progressista, a Napoli compone alcuni dei suoi canti più nuovi e più belli e a Napoli muore (III). Il quarto saggio riguarda l’intimità fraterna fra il torinese Thovez e Leopardi. Gli ultimi tre sono di area romagnola: Carducci, Serra e la biblioteca comunale Saffi. Tutti sono stati scritti ignorando l’idea crociana che il poeta è nient’altro che la sua poesia, e tenendo presente invece l’insieme biografia-storia-pensiero-poesia.
Fuori le mura. Giorgio Bassani e la cultura torinese. Laboratorio Bassani 5, a cura di Valter Boggione, Sergio Parussa, Giulia Sanguin
PAGINE: 168
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 x 21
COLLANA: Bassaniana
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 settembre 2024
Leggi le prime pagine (in pdf)Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale Bassani e Torino tenutosi nel capoluogo piemontese nelle giornate del 30 e 31 maggio 2023, e intende far luce sul rapporto tra Giorgio Bassani e l’ambiente culturale torinese. Le riflessioni accolte indagano il dipanarsi delle relazioni e dei contatti di Bassani da più prospettive interpretative. A partire dalla storia di Bassani nella casa editrice Einaudi, condotta sulle carte della corrispondenza epistolare con l’editore torinese e con uno dei suoi più illustri redattori, Italo Calvino, lo scrittore ferrarese è posto a confronto con alcuni tra i più importanti intellettuali torinesi del Novecento, tra cui Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Natalia Ginzburg e Mario Soldati. L’indagine d’impronta critico-letteraria s’intreccia inoltre ad aspetti legati alla militanza antifascista e al rapporto con Carlo Levi, per approdare a riflessioni sulla questione identitaria nel confronto con Primo Levi e Cesare Lombroso.
Luca Vaccaro, Carlo Dossi e il disagio dell’élite postunitaria fra scrittura e governo
PAGINE: 116
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Studi e testi di cultura letteraria
DATA DI PUBBLICAZIONE: 18 luglio 2024
LEGGI LE PRIME PAGINE (IN PDF)«Dossi è una rara moneta aurea ma da gabinetto numismatico; utile allo studio, inutile al commercio». Con la Nota azzurra 4580, Carlo Dossi definiva la sua «arte d’eccezione», volutamente destinata a un pubblico ristretto di lettori. L’arte, che per lui «è tutta pazzie», coincide con la vita: è «madreperlacea, illusoria, pericolante», fatta a «cancellature» e a «scritte pitture», a volte umoristica, altre «vaporosa» o a «macchie», come un quadro di un ritrattista scapigliato dell’ultimo romanticismo lombardo e toscano. C’è però nell’orizzonte del pensiero dossiano un’idea di teatralità che emerge dall’intima essenza dello scrittore. In essa si riflettono, come in un gioco di specchi, i frammenti delle letture di Hogarth, Stern, Swift, Richter, Hoffmann, Dickens, Poe e i segni delle spiccate inclinazioni del Dossi poligrafo: ora animatore, con i più bei nomi dell’epoca, della «Cronaca Bizantina» di Sommaruga, ora funzionario apicale, dal 1887, per il governo crispino.
