Saggistica, editoria per l’Università

Sergio Parussa, Scrittura come libertà, scrittura come testimonianza. Quattro scrittori italiani e l’ebraismo


Scrittura come libertà, scrittura come testimonianza. Quattro scrittori italiani e l’ebraismo ISBN: 9788896117156
PAGINE: 220
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 x 21
COLLANA: Bassaniana
DATA DI PUBBLICAZIONE: luglio 2011



Scrittura come libertà, scrittura come testimonianza è una riflessione sul rapporto tra ebraismo e scrittura nelle opere di quattro autori italiani del Novecento: Umberto Saba, Natalia Ginzburg, Giorgio Bassani e Primo Levi. Prendendo spunto dalle osservazioni sull’identità ebraica di Stefano Levi Della Torre e Giorgio Agamben, l’autore si domanda se sia possibile ritrovare, nella letteratura italiana del Novecento, le tracce di un’idea di storia come memoria, di un modo di raccontare in cui il recupero del passato non sia una mera ricostruzione cronologica di eventi legati da rapporti di causa e effetto, né un esercizio nostalgico di recupero del passato, ma una forza dinamica in grado di affrontare e correggere le ingiustizie del passato e di ispirare speranza nel futuro.
In questa prospettiva, per i quattro autori discussi nel saggio, il recupero della cultura ebraica non consisterebbe solo nel raccontare storie di argomento ebraico, ma in un modo di guardare al passato, in un modo di ricordare in cui il passato viene salvato dall’oblio per mezzo della sua ritualizzazione nel presente. Grazie a questo sguardo la memoria, e con essa la scrittura che ne è il veicolo, diventa fonte di libertà e responsabilità: libertà di affermare la differenza, e di fare delle tradizioni ebraiche una parte integrante della cultura italiana, e responsabilità di testimoniare il passato, ogni passato, e di renderlo vivo nel presente.


Sergio Parussa è nato a Torino, vive a Boston e insegna lingua e letteratura italiana al Dipartimento di Italianistica del Wellesley College. Ha pubblicato articoli e saggi sulla letteratura del Novecento, fra i quali Eros onnipotente: erotismo, letteratura e impegno nell’opera di Pier Paolo Pasolini e Jean Genet (Tirrenia Stampatori, 2003) e Writing as Freedom, Writing as Testimony: Four Italian Writers and Judaism (Syracuse University Press, 2008) di cui il presente volume è la traduzione italiana.
Ha tradotto insieme a Brian Kern il romanzo di Ginevra Bompiani L’orso maggiore (The Great Bear, Italica Press, 2000) e la novella di L.P. Hartley Simonetta Perkins (Nottetempo, 2008).



Rassegna stampa

  • «"Salvati" dalla letteratura», Giulio Busi, «Il Sole 24 Ore», domenica 3 luglio 2011



  • «Libertà e testimonianza», «Pagine Ebraiche», settembre 2011

  • «La memoria come strumento per salvare il passato dall'oblio», intervista di Giusi Meister a «Biblioteca di Israele», 17 ottobre 2011

  • «Liberi di essere se stessi, e altro da sé», recensione su «Bollettino della Comunità Ebraica di Milano», novembre 2011

  • «Il filo rosso dell'ebraicità», recensione su «Ha Keillah», ottobre 2011